La valutazione di cosa costituisce un “ROAS buono” può variare in base all’industria, al settore e agli obiettivi specifici di una campagna pubblicitaria. In generale, un ROAS viene considerato buono quando è superiore al 100%. Ciò significa che stai ottenendo più guadagni rispetto alla spesa pubblicitaria, il che indica un ritorno sugli investimenti positivo.

Tuttavia, la valutazione del ROAS buono può dipendere da vari fattori, tra cui:

1. Obiettivi aziendali: Il ROAS deve essere valutato in base agli obiettivi specifici dell’azienda. Alcune aziende potrebbero essere disposte a investire di più in pubblicità per ottenere un ROAS inferiore, se ciò contribuisce a una crescita a lungo termine del cliente. Altre potrebbero puntare a ROAS più elevati per massimizzare i profitti a breve termine.
2. Settore: Le condizioni di mercato variano da settore a settore. Ad esempio, settori ad alto margine come il lusso potrebbero avere ROAS più alti rispetto a settori con margine ridotto come il retail.
3. Ciclo di vendita: Il tempo necessario per convertire un potenziale cliente può variare notevolmente. Un ciclo di vendita più lungo potrebbe richiedere un ROAS più alto per coprire i costi di acquisizione del cliente.
4. Segmentazione: La segmentazione del pubblico e la qualità dei lead possono influenzare il ROAS. Campagne pubblicitarie mirate a un pubblico di alta qualità possono avere un ROAS più elevato.
5. Stagionalità: Alcune aziende possono prevedere stagionalità nelle vendite, il che può influire sul ROAS desiderato in determinati periodi dell’anno.

In generale, un ROAS di 100% o superiore è spesso considerato un buon punto di partenza. Tuttavia, è fondamentale considerare gli obiettivi aziendali specifici e le dinamiche del settore quando si valuta se un ROAS è soddisfacente o se è necessario apportare modifiche alle strategie pubblicitarie. Un ROAS “buono” è quello che aiuta a raggiungere gli obiettivi aziendali in modo sostenibile.